Città (18.000 ab.) della Spagna centro-settentrionale, nella
Castiglia-León, in provincia di Valladolid. Sorge in una fertile pianura
ed è un importante nodo di comunicazioni. Mercato agricolo (cereali,
vigneti) e del bestiame; industrie alimentari. Miniere di sale nelle vicinanze.
• St. - Già esistente in epoca romana, fu conquistata dai Musulmani
nel 715 e ripresa dal re Alfonso VI di Castiglia nel 1077. Importante mercato
per il commercio della lana, raggiunse una solida prosperità economica
durante il Basso Medioevo; nei secc. XIV-XV fu centro politico importante,
spesso sede delle
cortes e soggiorno preferito dei re castigliani. Nel
1520 fu danneggiata dalle scorrerie delle truppe di Antonio de Fonseca, in
seguito alla partecipazione alla guerra dei Comuneros. • Arte - La
città conserva il castello della Mota (dove morì Isabella la
Cattolica), costruito nel XV sec. su fondamenta più antiche, e numerosi
monumenti risalenti al XVI sec.: la collegiata di S. Antolín, la chiesa
di S. Miguel, la chiesa conventuale della Magdalena, i palazzi di Rodrigo de
Dueñas e della Casa Blanca.